Il conte belga Camille de Renesse, sposato con la ricca contessa Malvina de Kerckove von Denterghem,
visitò l'Engadina nel 1880 quando decise di costruirvi il Maloja Palace.
Nel 1880 acquistò 140 ettari di terreno a Maloja e nel 1882 inizio' i lavori di costruzione per i quali furono coinvolti circa 500 lavoratori.
L'ambizioso progetto, in stile neorinascimentale, fu creato dall'architetto Jules Rau.
La “Neue Zürcher Zeitung”, un noto giornale svizzero, scrisse: "L'obiettivo è quello di diventare il punto di incontro
per l’alta aristocrazia europea, senza badare a spese".
Il Maloja Palace doveva essere situato al centro, circondato da maisonette esclusive, piccoli alberghi, ristoranti,
terme, due chiese e soprattutto il Belvedere, la residenza del conte, la cui torre può essere visitata ancora oggi.
Successivamente furono realizzati un campo da golf, un’area per l’equitazione, un trampolino per il salto con gli sci,
una pista di pattinaggio e furono acquistati vari piroscafi per navigare sul lago Sils.
L'interno del Maloja Palace fu attrezzato con i più recenti (per quell’epoca) optionals.
Furono installati ascensori e un innovativo sistema di condizionamento che trasferiva aria depurata in ogni camera.
Dopo due anni di lavori di costruzione, nel luglio del 1884 il Maloja Palace aprì finalmente le sue porte al pubblico con il nome di 'Kursaal Maloja'.
La grande apertura fu celebrata insieme a molti aristocratici provenienti da tutto il mondo, dal principe russo Kotschubey,
dal nobile Esterhazy di Vienna alla contessa prussiana von Wartenberg.
L’entusiasmo per la nuova apertura, tuttavia, fu di breve durata perché, due mesi più tardi, la moglie del conte morì improvvisamente.
Inoltre furono chiuse le frontiere svizzere perché il colera iniziava a diffondersi rapidamente in Italia.
Nel mese di dicembre il conte era già sull’orlo del fallimento e, negli anni successivi, l'hotel cambiò diversi amministratori e proprietari.
Erano a disposizione degli ospiti un totale di circa 200 camere da letto, una sala da pranzo che poteva ospitare fino a 700 persone,
sale ristorante, una smoking room, e vari locali commerciali e persino un giornale dell’hotel.
L’intrattenimento veniva offerto grazie a balli e concerti realizzati anche dalle orchestre della Scala di Milano e, sembra,
del Metropolitan Opera di New York. Furono anche proiettate delle pellicole cinematografiche.
Il periodo più prospero fu quando Sir Henry Lunn acquistò l'albergo nel 1925 e lo chiamò 'Maloja Palace Hotel'.
Nel libro degli ospiti, dopo i primi due nomi del conte de Renesse e di sua moglie, si possono trovare le firme di molti aristocratici e personaggi dell’epoca
provenienti da tutto il mondo come Sir Arthur Conan Doyle, autore di Sherlock Holmes, il conte Ferdinand von Zeppelin, Churchill e Lady Mac Namara.
Dopo la seconda guerra mondiale, l'hotel fu abbandonato fino al 1957 quando una società belga
lo trasformò in una colonia per vacanze per giovani belgi.
Nel 2006 il marchese Amedeo Clavarino acquistò il Maloja Palace con l’intento di ridare all’hotel l’antico splendore
e di offrire nello stesso tempo ai visitatori un luogo incantevole dove rilassarsi e praticare attività all'aria aperta.
Amedeo Clavarino si è distinto per una particolare sensibilità e una costante attenzione alle questioni legate alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente.
Già nel 2004 fondò la Fondazione Ambiente Milano, un’organizzazione che propose soluzioni semplici finalizzate a migliorare significativamente la qualità dell’ambiente urbano.
A questa iniziativa ne aggiunse una nuova nel 2020 che si concretizzò nella creazione della nuova fondazione SOS Planet (www.sosplanet.eu incorporata nel novembre del 2021)
che riflette un impegno concreto per la protezione del pianeta, partendo dalla modifica del nostro stile di vita e dalla compensazione delle nostre emissioni.